Militello Rosmarino
MILITELLO ROSMARINO – Me
Anticamente chiamato Militello Valdemone, è un comune del Parco dei Nebrodi.
Il territorio comunale di Militello Rosmarino confina a nord con S. Agata Militello, ad est con S. Marco d’Alunzio e Alcara Li Fusi, a sud ed ovest con S. Fratello. La conquista normanna della Sicilia, dalle prime incursioni al definitivo assoggettamento, durò circa trent’anni (1060-1091). All’arrivo normanno gli abitanti di queste terre si sentirono liberati dall’oppressione araba.
Sull’etimologia del nome, la prima tesi è mitologica e si riferisce al carattere forte e bellicoso degli abitanti. La radice etimologica “Militum tellus”, si riferisce infatti, ad un agglomerato urbano costruito dai soldati che, dopo la morte di Archimede, fuggiti da Siracusa, si stanziarono nel territorio collinoso al di sopra di quella che in seguito, diventerà S.Agata. La seconda ipotesi vuole che Militello prenda il suo nome dalla ricca e fiorente produzione di miele, propria del territorio (melis tellus). Una terza interpretazione fa riferimento alla conquista della Sicilia da parte dei Normanni, i quali già stanziati in Calabria e venuti in Sicilia, vollero forse ripetere i toponimi delle due città calabresi più care, Mileto e S. Marco di Calabria, nominando due città del messinese S. Marco d’Alunzio e Miletellum (piccola Mileto). Rocco Pirri, nella sua opera “Sicilia Sacra” nomina le “civitates et castella”, assegnate dal Gran Conte Ruggero tra il 1081 ed il 1082, alla Diocesi di Troina; fra di esse individua anche Miletum.
Nel 1197-98, nella “Sicilia Sacra” della Diocesi di Messina, si elencano le terre ad essa appartenenti, ancora una volta compare Miletum. Dalle notizie riportate, notiamo come Militello sia sempre nominata accanto a S. Marco e come nel 1082 e nel 1198, fu chiamata Mileto e nel 1176, Militello. La citazione di Militello, compare anche negli Atti della Regia Cancelleria Aragonese.
Sono scarse le notizie che abbiamo dei primi secoli della vita di Militello, per la mancanza di documenti.
Dal “Magnun Capibreve” di Giovan Luca Barberi, apprendiamo che Militello, al tempo dei Normanni e degli Svevi, fu sicuramente terra demaniale, sotto la diretta dipendenza della Corona.
La famiglia Rosso dei Conti d’Aidone, discendente da Ugone Rosso, figlio di un’Altavilla, signoreggiò a Militello per tutto il secolo XV, con il titolo di baronato.