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Palermo

Palermo ( Palermu  in siciliano, Paliemmu in dialetto palermitano) è un comune capoluogo dell’omonima città metropolitana di oltre 1 milione di abitanti e della Regione Siciliana. E’ il quinto comune d’Italia per popolazione. Ha mantenuto il ruolo di capitale del Regno di Sicilia  dal 1130 al 1816. Protagonista delle rivoluzioni del Vespro nel 1282 e delle rivolte del 1848, ha  avuto una lunga storia, con il  succedersi di  civiltà e popoli, che le hanno regalato un notevole patrimonio artistico e architettonico. Il sito seriale Palermo arabo – normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale è stato dichiarato Patrimonio Unesco nel 2015. Numerosi edifici, tra chiese e palazzi, sono  monumenti nazionali italiani.

Venne chiamata Zyz (il fiore con la “z” che si  pronunci come “s” sonora) dai fenici . Il nome attuale deriva dal Greco Panormos (παν-όρμοςtutto-porto), per la presenza dei  fiumi Kemonia e Papireto che creavano un enorme approdo naturale; divenne Panormus con i Romani. Gli arabi pronunciavano il nome della città Balarm, dizione che venne parzialmente adottata nella forma ufficiale Balermus del periodo normanno. Palermo viene acquisito definitivamente in età moderna.

Fondata dai Fenici (VII-VI sec. A.C.), poco avvicinata  e solo episodicamente dai Greci, si dichiarò fedele a Cartagine, per cui fu più volte saccheggiata. I Romani la sottrassero ai Cartaginesi, dopo un lungo assedio, pur conservando il ruolo di porto strategico nel Mediterraneo.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, e la distruzione da parte dei Vandali, Palermo fu ricostruita dai Bizantini, che la tennero  per tre secoli e ne fecero una provincia periferica dell’Impero d’Oriente.

 

Il Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento Siciliano e particolare della facciata di Palazzo Chiaramonte-Steri.

Nel IX sec. i Musulmani del Nord Arfica invasero la Sicilia e spostarono la capitale a Palermo (fino a quel momento il centro più importante dell’isola era Siracusa). Il monaco Teodosio affermò che a Palermo, durante la dominazione araba, erano presenti più di trecento moschee in precedenza chiese. Gli arabi introdussero anche i primi agrumeti, formando la Conca d’Oro e aprendo così una nuova possibilità di sviluppo economico. Nel 948 in città si registravano oltre duecentomila abitanti, figurando tra le città più popolose del mondo.

Con la conquista normanna, dopo quattro anni d’assedio, gli abitanti calarono drasticamente a 60.000, per scendere infine a 51.000 nel 1330, ma Palermo restò la capitale prima della Gran Contea di Sicilia e poi del regno di Sicilia con Ruggero II

Alla morte di Federico II ( 1250), Palermo e la Sicilia persero ufficialmente l’egemonia nel Mediterraneo, e il potere si spostò a Napoli, con Carlo d’Angiò. Il popolo palermitano, tuttavia, nel 1282 dette avvio alla guerra del Vespro contro i francesi.

Dopo il regno di Sicilia normanno, si alternarono sul trono palermitano altre case reali: gli Svevi (dal 1194 al 1266), che fecero di Palermo un centro amministrativo imperiale; gli Angioini (dal 1266 al 1282), che spostarono definitivamente la capitale da Palermo a Napoli; dopo la rivolta del Vespro, Palermo divenne capitale del regno fondato tramite il ramo cadetto degli aragonesi: perderà l’indipendenza nel XV secolo per diventare vicereame iberico.